Il 3 novembre 1987 il Gambero Rosso, inserto del quotidiano comunista il manifesto, ospitava nelle sue pagine lo storico Manifesto del movimento Slow Food. Il titolo recitava semplicemente “Slow-food” e il sommario spiegava che le righe sotto rappresentavano “Una proposta rivolta a tutti coloro che vogliono vivere meglio”. Nello spazio di due anni quello stesso documento acquista spessore internazionale, con la firma a Parigi, da parte dei rappresentanti provenienti da 15 paesi diversi.
Da allora il raggio d’azione e la conseguente popolarità di Slow Food non hanno fatto che espandersi. Lontano dall’essere un tema capace di appassionare solo esperti di gastronomia ed operatori del settore, la filosofia Slow Food è diventata nel tempo e in tutto il mondo sinonimo di sostenibilità, cura delle tradizioni culinarie, ecogastronomia e, ovviamente, opposizione alla cultura dei fast food.
Le istanze descritte sopra sono sempre più popolari e, soprattutto, hanno trovato modo di esprimersi in modi che rendono l’intera idea di Slow Food di facile approccio e alla portata di tutti, cavalcando lo spirito dei nostri tempi iperconnessi e scanditi dagli smartphone. Dopotutto, sugli schermi dei dispositivi mobili è possibili trovare di tutto: la preparazione della dieta, la scoperta di nuova musica, il gioco ai casinò, la ricerca dell’anima gemella e chi più ne ha più ne metta. Praticamente ogni aspetto vita quotidiana ha trovato il modo di arrivare al pubblico sotto forma di app, quindi anche l’amore per il cibo di qualità non poteva essere da meno.
Uno degli esempi più pregnanti in questo senso lo offrono un paio di applicazioni per dispositivo mobile: Slow Food Planet e Mangio a Km 0, entrambe disponibili tanto su Android quanto su iPhone.
Slow Food Planet è l’applicazione ufficiale edita dall’organizzazione Slow Food. Questa app funziona come una specie di mappa globale e offre una serie di segnalazioni su dove trovare i migliori piatti o ristoranti tipici di una certa area (che può essere Hong Kong come la il paesino fuori mano).
Vale la pena notare come i consigli di Slow Food Planet non si fermano al solo cibo (contenuti nella sezione Tempo per Mangiare), ma vanno anche a interessare i momenti di relax (la sezione Tempo per Me, che contiene anche librerie, musei e riserve naturali) e di shopping in “botteghe, mercati contadini o direttamente dai produttori” (ovvero la sezione Tempo per Comprare).
Mangio a Km 0 è un app legata al brand Chilometro Zero e che si rivolge al consumatore quanto al produttore. Il suo circuito di soggetti aderenti è costituito da realtà della ristorazione e dalla gastronomia locale legate al mondo del cibo artigianale e sparse su tutto il territorio nazionale.
Il vantaggio per i seguaci della realtà Slow Food è chiaro e semplice: poter entrare in contatto diretto con agricoltori, pescatori e allevatori che operano nelle località vicine, in modo da poterne acquistare i prodotti freschi e di stagione.